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Dopo la semina, per Pinfoid arriva la fase di biofortificazione

da | 16 Novembre 2020 | Notizie

Dopo la semina dei frumenti nelle prove di campo, il progetto Pinfoid ha eseguito un altro passo avanti. Per migliorare la qualità nutraceutica delle granelle dei frumenti antichi durante il ciclo colturale sono stati eseguiti trattamenti di biofortificazione a fase di ferro e zinco.

La biofortificazione rappresenta una pratica agronomica basata sulla distribuzione di concimi a base del micronutriente che si vuole incrementare nel prodotto finale e che vengono distribuiti al suolo o alle foglie. Il fine ultimo è quindi incrementarne il contenuto di micronutrienti nei tessuti edibili.

In particolare ferro e zinco sono micronutrienti la cui disponibilità all’interno dei suoli è soggetta ad elevata variabilità in dipendenza delle caratteristiche dei terreni e della forma chimica in cui si trovano i due metalli nel suolo. Inoltre la decorticazione delle granelle, cioè la rimozione dei tegumenti o crusca, durante la macinazione contribuisce a ridurre notevolmente la concentrazione di questi micronutrienti nelle farine%semole e di conseguenza nei prodotti finali. Infatti, tali micronutrienti si concentrano maggiormente nei tegumenti esterni.

Successivamente alla coltivazione, le varietà antiche di frumento tenero e duro biofortificate sono state macinate in integrale, assicurando quindi, grazie al mantenimento dei tegumenti esterni e del germe, la massima conservazione di ferro e zinco nelle farine e nella semola derivate. Questo ha permesso di migliorare il valore nutrizionale e nutraceutico dei prodotti finali trasformati.

Le farine e le semole ottenute saranno trasformate in prodotti da forno e pasta per essere inserite all’interno di diete sperimentali in pazienti malati di morbo di Crohn appena operati per risezione intestinale.


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